26

I Bastioni di Verona

IN GIRO PER VERONA

Se sei in visita nel centro storico di Verona, ti consigliamo vivamente di prenderti del tempo e seguire un percorso che ti porterà  a scoprire luoghi che solitamente non vengono presi in considerazione e che sono di interesse storico e culturale rilevante.

 

Il nostro percorso quindi inizia proprio da qui: è possibile lasciare l'auto nel parcheggio gratuito dell'Istituto Don Mazza (Via San Carlo) oppure calcolare 2 ore nei parcheggi comunali vicini e salire a piedi alla scoperta del sistema difensivo collinare. Se invece si preferisce esplorare in auto, è consigliabile, per chi giunge dalla Valpolicella, percorrere Via Ippolito Nievo, che si imbocca da San Giorgio in Braida. Gli amanti dell'arte possono, prima di intraprendere il percorso dei Bastioni, visitare due importanti chiese: San Giorgio in Braida e Santo Stefano.

San Giorgio, costruita alla fine del Quattrocento, vanta un campanile sanmicheliano cinquecentesco e una facciata secentesca sulla quale si possono notare ancora i fori dei proiettili dell'artiglieria francese che si scontrò con quella austriaca durante la battaglia per la conquista della città  nel 1805.

Il vero gioiello è però l'interno, ricco di opere di pittura singolari che Goethe definì "una galleria di buoni dipinti". Gli artefici sono Jacopo e Domenico Tintoretto, Francesco Montemezzano, Felice Brusasorzi, Giovanni Farancesco Caroto, il Romanino, Paolo Farinati, Girolamo dai Libri, il Moretto da Brescia e Paolo Veronese, autore del Martirio di San Giorgio.

Santo Stefano, poco lontano, è una delle basiliche paleocristiane di Verona. Sorge probabilmente intorno al V secolo poco fuori le mura romane. Nella chiesa vi sono numerosi dipinti di valore, tra cui quelli di Alessandro Turchi, detto l'Orbetto, gli affreschi del Brusasorzi, di Martino da Verona e Giovan Francesco Caroto. Il caratteristico e panoramico tiburio (elemento architettonico, che racchiude al suo interno una cupola) ottagonale ospita sei campane.

Percorrendo i tornanti che portano in cima al colle è possibile godere di suggestivi scorci panormaici. Si prosegue su via Castel San Felice, seguendo le indicazioni per il campeggio, svoltando a destra sotto l'arco di ingresso al complesso di Castel San Pietro (caserma austriaca costruita sulle rovine dell'antico castello visconteo), dove si può parcheggiare.

Da qui si gode di una meravigliosa vista sulla città  di Verona. Spiccano per la loro maestosità  la Torre dei Lamberti e i campanili di Santa Anastasia e del Duomo.

Le antiche vestigia romane della città  si riconoscono nell'ordinato reticolato delle strette vie del centro, nel Ponte romano della Pietra, ricostruito per anastilosi dopo la sua distruzione durante la ritirata dei tedeschi del 1945 e nel Teatro romano, adagiato in una conca naturale e ancora oggi sede di spettacoli teatrali. Ritornando all'arco di ingresso di Castel San Pietro si inizia il percorso a piedi che costeggia in un'ora e mezza circa i bastioni a sinistra dell'Adige.

Il sistema difensivo di Verona si sviluppa per più di 9 km e quasi 100 ettari; consiste in bastioni, forti, campi trincerati, magazzini e caserme. Fu realizzato dall'Impero austriaco, ad integrazione e completamento del precedente sistema di fortificazioni della Repubblica Veneta, fra il 1833 e il 1866. Il generale Radetzky fu il principale sostenitore della costruzione dei Forti a destra e sinistra dell'Adige quando Verona venne scelta come piazzaforte principale del Quadrilatero asburgico (1848) e l'archietteto militare Franz von Scholl ne fu l'ideatore.

Proseguendo col percorso, s'incontra la Rondella della Bacola. Tornati lungo le mura si procede ancora verso Castel San Felice e si ridiscende a fianco di numerose torri scaligere fino alle Rondelle esterne della Grotta e di San Zeno in Monte. Giunti quindi alla Chiesetta di san Zeno in Monte, si scorge la Rondella Casamatta austriaca e si procede fino alla Batteria di controscarpa.

Ritornati dentro le mura, si trova alla propria sinistra il Bastione di Santa Toscana e si giunge quindi a Porta Vescovo. Essa risale al periodo scaligero, ma fu rimaneggiata nel corso del XVI secolo sotto l'egida della Serenissima e nel XIX secolo dagli austriaci. Il percorso procede costeggiando il Bastione delle Maddalene, la porta Campofiore e lo Stabilimento della Provianda asburgica di "Santa Marta", oggi sede dell'Università  di Verona, fino al Bastione di Campo Marzo.

Infine, vicino al varco di Porta Vittoria Nuova si trova, sulla riva dell'Agide, lo sperone della Catena inferiore fatto erigere da Antonio della Scala. Terminata la passeggiata, in 20 minuti, si torna camminando lungo il fiume, al Ponte della Pietra, nelle vicinanze di un'erta scalinata che riconduce al piazzale di Castel San Pietro.

Per un ulteriore approfondimento si può salire in auto prendendo via Marsala e raggiungere le quattro torri casamattate, dette Torri Massimiliane in riferimento alle torri di Linz, ideate tra il 1831 e il 1833 dall'Arciduca Massimiliano d'Asburgo-Este, la Torre arciduchessa Sofia e i Forti San Mattia e San Leonardo, trasformato dagli Stimmatini, nel Santuario di Santa Maria di Lourdes nel XX secolo.

Photogallery

Altro

Contatti:

Rondella della Bacola

Ingresso da Via Moschini, n.11/A

Verona

"Liceo Fracastoro"

Tel. 045 8348772

Altro

Contatti:

Rondella della Bacola

Ingresso da Via Moschini, n.11/A

Verona

"Liceo Fracastoro"

Tel. 045 8348772

Lasciati Ispirare
ESPERIENZE DI VIAGGIO, COSA FARE E COSA VEDERE SULLA STRADA DEL VINO VALPOLICELLA
Una finestra sul mondo della Valpolicella. Un mondo accogliente, caloroso, gourmet, dove poter esplorare una varietà di sensazioni incomparabili. La bellezza dei luoghi, la qualità delle proposte enogastronomiche e la passione degli operatori si coniugano in modo perfetto. Profumi e sapori, paesaggi e colori trasformano ogni esperienza in un momento raro e intenso.
Ricerca per...
CHIUDI
TUTTE
Non può essere vuoto
*campo obbligatorio
Non può essere vuoto
*campo obbligatorio
Non può essere vuoto
*campo obbligatorio
Non può essere vuoto
NEWSLETTER
Iscriviti e ricevi la Guida della Valpolicella
in formato pdf